Il decalogo di Scigratis per sciare low-cost
1) Cogliere le offerte, specie last-minute e per le famiglie
Il primo comandamento dello sciatore consapevole? Cogliere le offerte.
Sconti su skipass, promozioni di hotel, settimane bianche low-cost, pacchetti vacanza in offerta speciale, weekend last-minute a prezzi di saldo, ma anche promozioni per famiglie, donne o universitari, e altre iniziative curiose… Insomma, a ognuno la sua promozione. L'importante è drizzare le antenne e cogliere al volo l’occasione. È bene sapere poi che molte volte le offerte più convenienti spuntano all’ultimo secondo, sotto data. Basta avere pazienza. Se poi per farvi una vacanza sulla neve dovete moltiplicare tutto per 4 e siete tentati a rinunciarvi non perdetevi d’animo. Le promozioni per le famiglie sono sempre di più. Non sono poche le soluzioni “Bimbi gratis” (ovvero skipass e anche hotel in omaggio, specie sotto gli 8 anni) o skipass per tutta la famiglia a prezzi ridotti. E quando non è gratis per i piccoli c’è comunque sempre qualche sconto. Le occasioni ci sono: si tratta solo di scovare quella più adatta alle proprie esigenze. Il modo più semplice e immediato per trovare l’offerta che fa al caso vostro è navigare su internet. Scigratis.it è nato proprio per questo.
2) Preferire le località meno famose
Se non avete particolari preferenze, scegliete le stazioni sciistiche che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo o che fanno particolari promozioni. Senza snobbare le piccole località, anzi. Spesso le piccole località di valle hanno prezzi più contenuti, sono a misura d’uomo e anche se non si scia su sconfinati chilometri di piste regalano la giusta dimensione della vacanza. Spesso poi le località minori sono addirittura collegate sci ai piedi con quelle più grandi. Altrimenti, pochi minuti di bus-navetta e siete sulle piste, con una sconfinata ski area a vostra disposizione. E poi, tra l’altro: che farsene di 200 km di piste se a mala pena si scende a spazzaneve? La globalizzazione fa chic, d’accordo. Ma se volete tagliare i costi, rinunciate alla grandeur e badare al portafogli. Meglio allora rivalutare le piccole stazioni dall’avanzata dei comprensori grandi e grossi, più affollati e chiassosi.
3) Stagione bassa, risparmio alto
Da che mondo è mondo, sconti e occasioni cadono nei periodi morti. E’ così per i saldi nei negozi e per le promozioni dei viaggi vacanza. Idem per weekend e settimane bianche. Le offerte più ghiotte fioccano – è proprio il caso di dirlo – a inizio e fine stagione, e in generale lontano da feste e ponti comandati: Ognissanti, Natale, Carnevale, Pasqua. Il discorso vale già per lo skipass giornaliero: durante i giorni feriali costa mediamente il 10/15% in meno (si risparmia e si è da soli sulle piste: il massimo, potendoselo permettere). A maggior ragione, se state pensando di farvi una vacanza sulla neve a basso prezzo, non fatevi tentare dal dì di festa. E neanche dalla chiusura delle scuole. Nella cosiddetta “bassa stagione” (chissà perché “bassa”: in montagna la stagione non è mai bassa, finché c’è neve) capitano le opportunità migliori: dalla promozione dell’albergo per il weekend, alla settimana bianca tutto compreso, allo skipass regalato col soggiorno, con risparmi fino al 40%. E se si ha famiglia al seguito, i conti sono presto fatti.
4) Giornaliero? No, grazie. Meglio pomeridiano o skipass a ore
Chi l’ha detto che bisogna sciare dalle 8 del mattino fino al tramonto? Ci si può divertire comunque anche condensando la giornata di sci in poche ore. Risparmiando. Intanto, in generale, optare per gli skipass “di valle” anziché per gli abbonamenti “di comprensorio”: vale a dire quelli validi sulle piste di una singola località anziché su tutti gli impianti della ski area di cui fa parte che costano di solito il 15/20% in più. In caso di settimana bianca, preferire i plurigiornalieri non consecutivi al classico settimanale: se un giorno c’è brutto tempo o non avete voglia di sciare, non vi sentirete in colpa per aver sprecato soldi. Ancora meglio, i carnet: alcune località offrono la possibilità di acquistare tot giornalieri da usarsi nell’arco della stagione. Così facendo si risparmia tra il 15 e il 25%: più se ne compra, più aumenta la convenienza. Se poi non siete proprio assatanati di sci per “ammortizzare” lo skipass, mezza giornata di sci può bastare, mattina o pomeriggio che sia. Il mattiniero, in particolare, ha l’oro in bocca: si risparmia mediamente il 20/25% rispetto al giornaliero e si ha tutto il pomeriggio a disposizione per dedicarsi ad altro. Ancora più convenienti gli abbonamenti a tempo (2, 3, 4 ore) o – dove disponibili – i nuovi teleskipass: si caricano online ed evitano le file in biglietteria. A fine giornata viene addebitata la tariffa più conveniente in base all’utilizzo. In pratica, si paga per quanto si scia.
5) L'attrezzatura costa cara: meglio noleggiarla
Comprare sci, scarponi, giacca a vento e accessori vari è una spesa. Allora, se non si è in possesso di un’attrezzatura propria adeguata e non si ha tempo e mezzi per rinnovarla si può sempre noleggiarla. I noleggi oggi propongono gli ultimi modelli delle migliori marche, sia per quanto riguarda sci che scarponi. Andate sul sicuro. Di norma sono da preferire le grandi catene specializzate al bugigattolo alla base degli impianti: c’è più scelta di marche e modelli e si trova anche l’ultimo modello race.
6) Hotel o appartamento? In casa si risparmia di più
Quando si pensa alla settimana bianca, chissà perché ci si immagina il classico albergo Edelweiss in stile alpino. Meglio ancora se a ridosso delle piste e con l’area wellness per il doposci. Certo, per una vacanza sulla neve è la sistemazione ideale, ma non certo la più economica. E’ vero che spulciando su Internet, in bassa stagione si spuntano tariffe convenienti ma in generale, da 4 persone in su, la soluzione migliore rimane l’appartamento in affitto: privato, in agriturismo o b&b che sia. Se poi si è un gruppo di 6/7 amici, neanche a parlarne: costa meno (anche del 50% rispetto all’hotel), favorisce la socialità e, cucinando a casa, si risparmia anche sul ristorante. Ancor più economiche le sistemazioni in camping. Niente tende canadesi sprofondate nella neve, ovviamente: le strutture alpine più attrezzate dispongono di chalet super confortevoli, arredati e accessoriati.
7) Anziché la classica settimana bianca, fare 5 giorni in settimana
La settimana bianca, ai tempi d’oro dello sci, era un classico. Ma ora, anche in tempi di crisi torna ad essere di attualità. Ovviamente, grazie a delle super promozioni. Il trucco è fare 5 giorni al posto di 7 (escludendo il weekend): si risparmia molto ma si scia lo stesso tanto. E si torna a casa soddisfatti senza essersi svuotati le tasche.
8) Lezioni sì, ma collettive
Ricordatevi che le lezioni collettive costano quasi la metà delle individuali: circa 30/35 euro all’ora contro circa 50/55. Ma l’ideale è orientarsi sui corsi settimanali da 2/3 ore al giorno, che consentono di risparmiare fino al 40%. I corsi di 5 giorni, incluse 10/12 ore di lezione settimanali, si aggirano tra i 150 e i 200 euro. Ancora meno se si sfruttano le promozioni – sempre più frequenti – di corsi pomeridiani, nei giorni feriali o in bassa stagione. Particolarmente convenienti sono poi i corsi di sci organizzati dagli sci club e dalle sezioni del Cai (Club alpino italiano): ciascun club organizza i propri, rivolti a bambini e adulti durante i fine settimana. In questo caso, per le lezioni, si appoggiano a scuole sci locali. Il prezzo è agevolato e prevede un pacchetto per il viaggio in pullman e la scuola sci, più un ulteriore sconto sullo skipass.
9) Sfruttare navette e trenini per gli spostamenti
Con quel che costano oggi la benzina e l’autostrada, anche il trasporto rappresenta una voce di spesa non indifferente nel budget di una giornata o di una vacanza sulla neve. Solo per andare e tornare in auto da Milano alla Val d’Aosta o alle Dolomiti, tra carburante e pedaggio dell’autostrada bisogna scucire più di 100 euro. Senza contare poi il parcheggio alla base degli impianti (altri 5 euro al giorno), la necessità di avere le gomme invernali, il portasci ecc. A volte, allora, è più conveniente (ed ecologico) arrivare a destinazione in pullman, e poi eventualmente spostarsi sul posto con gli skibus. Ci sono diversi collegamenti tra le grandi città e alcune località sciistiche (andata e ritorno in giornata). Un’alternativa al bus può essere il treno: si risparmia, non si inquina, non ci si preoccupa del traffico, ci si riposa durante il viaggio. E’ un po’ scomodo, è vero, però quelli di montagna sono alquanto scenografici. Per gli irriducibili dell’auto, c’è infine l’opportunità del “carpoooling”: condividere un’unica automobile in almeno 3/4 persone. Si rispetta l’ambiente e si dividono le spese.
10) Alternare lo sci con attività più “slow” come fondo e ciaspole
Ultimo comandamento: una settimana bianca non è fatta solo di sci. Liberissimi di viverla così, ma una vacanza in montagna offre molto altro che non solo scivolare sulle piste da discesa: escursioni, sci di fondo, relax in piscina, alle terme o nella spa dell’albergo, buone letture davanti al camino, dolce far niente. Tanto più se c’è brutto tempo e il termometro segna -10: perché sciare a tutti i costi se fuori fischia il vento e infuria la bufera? Lo sci dev’essere un piacere, mica un supplizio. Un modo più slow di vivere la montagna consente di goderla a 360 gradi, e indirettamente anche di risparmiare: sì, perché diversificare le attività significa non doversi accollare tutti i giorni la spesa per lo skipass, il noleggio dell’equipaggiamento e le eventuali lezioni col maestro.
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